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Oculus e Respawn vincono il primo Oscar di Gaming per il cortometraggio documentario

Oculus e Respawn vincono il primo Oscar di Gaming per il cortometraggio documentario

Alla 93esima cerimonia degli Academy Awards nel fine settimana, l’Oscar per il miglior cortometraggio documentario è andato a un documentario di 25 minuti intitolato “Colette”. La cosa insolita di questo breve documentario in particolare è che è stato effettivamente realizzato per un videogioco. Questo trionfo significa che questa è la prima vittoria di Oscar per l’industria dei giochi (più o meno).

“Colette” è stato diretto da Anthony Giacchino, che ha collezionato l’Oscar insieme alla produttrice Alice Doyard. Segue Colette Marin-Catherine, ex combattente della Resistenza francese in viaggio in Germania per la prima volta in 74 anni, accompagnata dalla giovane storica Lucie Fouble. Nello specifico, visita il campo di concentramento di Mittelbau-Dora dove è morto suo fratello Jean-Pierre. Marin-Catherine ha compiuto 92 anni lo stesso giorno in cui il film su di lei ha vinto un Oscar.

Il cortometraggio è stato creato per il gioco Medal of Honor: Above and Beyond, in parte da Respawn Entertainment, gli sviluppatori di Medaglia d’onoree anche Oculus, la società di realtà virtuale di proprietà di Facebook. Il titolo VR è ambientato nella seconda guerra mondiale e presenta una sezione chiamata Galleria. La Galleria ha una serie di storie dal vivo, come quella di Colette, che forniscono maggiori dettagli sulle persone sopravvissute al grande conflitto. I realizzatori hanno ringraziato Respawn e Oculus per l’opportunità di raccontare la loro storia, e Giacchino ha detto nel suo discorso di accettazione che Marin-Catherine era grata che suo fratello “non fosse più perso nella notte e nella nebbia del sistema dei campi di concentramento nazisti”.

Questa è ovviamente una grande vittoria per i giochi e per quelli del settore che si sono battuti per il riconoscimento mainstream. Medal of Honor: Above and Beyond non è realmente nominato come parte della vittoria dell’Oscar – e si potrebbe sostenere che non è il gioco stesso a vincere qualcosa. Detto questo, è comunque bello vedere l’Academy riconoscere la realtà virtuale ei giochi come piattaforma per cortometraggi e storie.

Fonte: varietà