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Recensione: AWAY: The Survival Series (PS5) – La vita trova una via, molto lontano

Recensione: AWAY: The Survival Series (PS5) - La vita trova una via, molto lontano

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Sulla carta, AWAY: The Survival Series sembra un’esperienza davvero interessante. È ambientato in un mondo post-apocalittico in cui l’umanità si è estinta e rimangono solo sacche di vita. Puoi giocare nei panni di un adorabile giovane aliante dello zucchero che sta cercando di sopravvivere in un ambiente pericoloso e ostile con la sua famiglia. Sembra tutto come sarebbe un’avventura divertente ed emozionante, ma la realtà lascia solo un sapore aspro.

Un narratore in stile David Attenborough ti guiderà dolcemente descrivendoti il ​​mondo che ti circonda. È un modo interessante per insegnarti le minacce che incontrerai e a volte ti sembra di essere in un documentario sulla natura della BBC. Il problema è che il narratore spesso parla da solo rendendo quasi impossibile dire di cosa sta parlando.

Con gli alianti dello zucchero che sono creature piuttosto agili, ti aspetteresti che esplorare sia piuttosto divertente, ma ti sbaglieresti. Con una telecamera che ti segue un po’ troppo da vicino e controlli goffi, questo piccolo marsupiale è fin troppo facile scivolare dritto in un cespuglio spinoso o in una tomba acquosa. Anche cercare di combattere contro i predatori è un’esperienza dolorosa in quanto ti sembra di schiacciare i pulsanti piuttosto che usare qualsiasi abilità.

La modalità storia verrà completata entro cinque ore, ma c’è una modalità esplorazione se non hai ancora fatto il pieno di bug. Qui potrai prendere il controllo di altre creature e, come suggerisce il titolo, esplorare. Ci sono brevi registri video sparsi per il luogo se vuoi provare a scoprire di più su cosa è successo al mondo. Anche se, una volta che ti rendi conto che le altre creature sono ancora più difficili da controllare rispetto all’aliante dello zucchero, e hai incontrato la tua giusta dose di incidenti, probabilmente deciderai che in realtà non ti importa molto delle ragioni della morte dell’umanità.

  • Narrazione in stile Attenborough
  • È breve
  • Controlli goffi e imprecisi
  • Animazione rigida
  • Combattimenti ripetitivi e frustranti
  • Quanti bug
  • Una fatica assoluta

Pessimo 3/10

Politica di punteggio
Copia della recensione fornita da Breaking Walls