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Recensione: Voice of Cards: The Isle Dragon Roars (PS4) – Un JRPG memorabile che in seguito perde vigore

Recensione: Voice of Cards: The Isle Dragon Roars (PS4) - Un JRPG memorabile che in seguito perde vigore

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Non lasciarti ingannare dal nome — Voice of Cards: The Isle Dragon Roars non è un gioco di carte. Non stai costruendo un mazzo o duellando con gli avversari per avere la possibilità di vincere i loro preziosi beni. Invece, stai andando in un’avventura di ruolo molto tradizionale e sorprendentemente semplice. Voice of Cards è un gioco di ruolo giapponese a turni con una skin per giochi di carte da tavolo. Il tuo viaggio è narrato da un uomo, il Game Master, mentre intraprendi una missione per uccidere un drago e raccogliere la sua taglia.

Ancora una volta, semplice è la parola che useremmo per descrivere la storia e la struttura del gameplay di Voice of Card, almeno per la maggior parte. Viaggi di città in città, di prigione in prigione, parlando con contadini in difficoltà e picchiando bestie assetate di sangue. Ma ciò che distingue Voice of Cards è la sua abitudine di sovvertire le aspettative. Una serie di momenti intelligenti e spesso divertenti dei personaggi punteggiano la trama, e ci sono momenti in cui il gameplay viene capovolto solo per dimostrare un punto. Con la regia di Yoko Taro di NieR, questo tipo di colpi di scena è forse previsto, ma ciò non impedisce a Voice of Cards di essere un’esperienza davvero affascinante.

Il combattimento a turni è al centro di questo gioco di ruolo metodico. Man mano che i membri del tuo gruppo salgono di livello, sbloccherai nuove abilità e abilità che continueranno ad aggiungere profondità tattica a ogni incontro, ma verso la fine del gioco, sembra che il sistema di battaglia perda forza. I nemici si scatenano con grandi pozze di salute e le corse dei dungeon troppo lunghe iniziano a fiaccare il tuo entusiasmo. Se sei come noi, raggiungerai anche il livello massimo del personaggio molto prima che i titoli di coda escano e senza quel gancio di diventare più forte, il combattimento può diventare un lavoro ingrato.

Per fortuna, l’eccellente presentazione del gioco tiene tutto insieme e, con una durata di circa 12 ore, Voice of Cards non supera del tutto il suo benvenuto. Ci sono anche più finali da sbloccare, ma i playthrough aggiuntivi potrebbero essere un compito arduo. Voice of Cards non è il tipo di gioco di ruolo che puoi affrontare di corsa – il suo ritmo deliberatamente lento fa parte del fascino – ma c’è una modalità New Game + leggermente ampliata per coloro che desiderano affrontare di nuovo il drago.

  • Presentazione squisita
  • Grande arte del personaggio
  • Momenti memorabili della storia
  • Sovverte bene le aspettative
  • Combattimento a turni decente
  • Colonna sonora sottile e superba
  • Il noioso design del dungeon in seguito
  • Le battaglie alla fine perdono il loro vantaggio

Buon 7/10

Politica di punteggio
Copia della recensione fornita da Square Enix