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Recensione: Backbone (PS5) – L’escalation del mistero morde più di quanto possa masticare

Recensione: Backbone (PS5) - L'escalation del mistero morde più di quanto possa masticare

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La spina dorsale fa un’ottima prima impressione. Questo è un gioco noir basato sulla narrazione in un mondo abitato da animali antropomorfi, che vivono tutti la loro vita in una città distopica. Nei panni di Howard Lotor, un detective privato che riesce a malapena a sbarcare il lunario, accetti quello che sembra essere un lavoro semplice, ma presto ti porterà a una trama molto più grande e sinistra. La storia imposta bene le cose, ma più va avanti, più la sua narrativa va fuori controllo.

Giocando come un ibrido di avventura punta e clicca e romanzo visivo, esplori vari quartieri della città, principalmente interagendo con punti di interesse e parlando con i residenti. Le sequenze stealth aggiungono un po’ di tensione al gameplay, ma sono così rare e il concetto così poco esplorato che ti chiederai perché siano incluse. La stragrande maggioranza del tuo tempo sarà in conversazione con numerosi personaggi mentre cerchi di seguire le tracce del macabro mistero.

Di solito ti vengono offerte due o tre scelte di dialogo, alcune delle quali portano a risposte diverse, ma sembra che questo sia un gioco completamente lineare con un unico finale. Comunque tu scelga di parlare con tutti, la storia andrà avanti. Ancora una volta, il gioco imposta la sua narrativa con un’intrigante svolta iniziale, alcuni personaggi davvero interessanti e una storia prevedibilmente lunatica, ma tutto va fuori dai binari da circa metà strada e da lì diventa più confuso.

Ci stavamo godendo la trama del detective che si mette in mezzo alla sua testa, ma in seguito prende un’altra svolta in qualcosa di decisamente più oscuro. L’ultima ora o due gettano l’intera storia in un loop e, a peggiorare le cose, sembra che nessuno dei fili della trama sia stato risolto: sei solo lasciato in sospeso, probabilmente con la fronte corrugata, mentre i titoli di coda scorrono. È un peccato, poiché la musica e le immagini sono eccellenti in tutto, ma la presentazione non è sufficiente da sola, e questo è tutto ciò che ha.

  • Splendido stile pixel art
  • Un po’ di buona musica
  • Alcuni dialoghi ben scritti
  • La storia va fuori dai binari
  • Finale insoddisfacente
  • Il gameplay non è particolarmente coinvolgente

Scarso 4/10

Politica di punteggio
Copia della recensione fornita da Raw Fury