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Mini recensione: mi aspetto che muori 2: la spia e il bugiardo (PSVR) – Escape Room è un tappo

Mini recensione: mi aspetto che muori 2: la spia e il bugiardo (PSVR) - Escape Room è un tappo

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Il primo I Expect You to Die è stato un ottimo mashup di escape room/spionaggio, quindi è davvero fantastico vedere Schell Games tornare al pozzo e offrire un’altra opportunità per salvare il mondo dal destino imminente. Nonostante sia bloccato in una posizione, il gioco fa un lavoro incredibile nel fare molto da poco, con enigmi brillantemente intricati che richiedono di setacciare ogni angolo del tuo ambiente. Gli enigmi forniscono la giusta quantità di difficoltà, non essendo mai così ottusi da essere completamente impenetrabili, ma abbastanza stimolanti da non poter essere sonnambuli durante l’esperienza.

Ciascuna delle impostazioni per i sei enigmi del gioco è anche molto divertente, offrendo flessibilità per drammi, gag e tutto il resto. Lo straordinario è un livello fantastico che ti vede provare a scappare da un aereo prima della sua imminente fine. Tutti i livelli sono fantastici, tuttavia, e offrono soluzioni creative – la maggior parte delle quali hanno più vie di completamento – che sfruttano le impostazioni in cui sono ambientati. È questo uso creativo degli ambienti che aiuta a mantenere le cose fresche e divertenti, come meccanicamente il gioco non fa molto per differenziarsi dal suo predecessore. Se non è rotto, non aggiustarlo e tutto il resto.

Nonostante tutte le somiglianze, I Expect You To Die 2: The Spy and the Liar supera il suo predecessore in termini di tono. Il primo titolo era un gioco sfacciato con un’arguzia pungente per abbinare i suoi grandi enigmi, ma questo sequel supera davvero se stesso, creando scenari ancora più ridicolmente operistici, integrando perfettamente l’umorismo nell’esperienza di gioco. Se non hai la pazienza o l’interesse per assistere a monologhi troppo lunghi o sequenze con una combustione lenta, puoi semplicemente superarli di corsa e il gioco si adatta a te, ma non prima di aver fatto qualche battuta in più per buona misura.

  • I puzzle sono divertenti e gratificanti
  • Forte senso dell’umorismo
  • Impressionanti sequenze di crediti introduttivi
  • L’esibizione da masticare paesaggi di Wil Wheaton
  • Più lungo del primo gioco, ma comunque piuttosto breve
  • Di tanto in tanto il tracciamento della mano trema

Ottimo 8/10

Politica di punteggio
Copia della recensione fornita da Schell Games